CEDU, Sentenza 15 dicembre 2022, n. 26968/1616

La Corte Europea, con la decisione in argomento, ha ritenuto legittimo il licenziamento di un dipendente comminato sulla scorta dell’esame dei chilometri percorsi ed i dati di geolocalizzazione del veicolo.
L’ingerenza nella sfera privata, che era stata sostenuta dal lavoratore per impedire l’utilizzo dei dati del GPS, non è stata ritenuta sussistente, giacché, in primo luogo, il lavoratore era stato reso edotto dell’installazione del medesimo strumento con avviso che sarebbero stati registrati anche i dati di percorrenza fuori orario lavorativo, ed in secondo luogo perché le verifiche del datore sulla percorrenza e sulla geolocalizzazione si erano limitate all’orario lavorativo e unicamente per il controllo delle spese. Corollario a tale situazione, è la manomissione del GPS da parte del lavoratore, per tentare di ottenere rimborsi chilometrici maggiori di quelli effettivi.
Nessuna violazione, quindi, del rispetto della vita privata e licenziamento valido.
Roberto Smedile